In occasione della Giornata Internazionale dei Pasti Scolastici, i partner del progetto SchoolFood4Change, ICLEI Europe e IFOAM Organics Europe, hanno promosso un dialogo intergenerazionale al Parlamento Europeo di Strasburgo, portando le voci dei giovani al centro del dibattito sulle politiche alimentari europee.
La delegazione, composta da una classe di tredicenni del Markgräfler Gymnasium di Müllheim (Germania), dai loro insegnanti, da rappresentanti delle città e da esperti di ICLEI, è stata invitata nel cuore dell’Unione Europea dall’eurodeputato Dario Nardella per incontrare Commissari europei e Parlamentari e condividere la loro visione per pasti scolastici più sani e sostenibili in Europa.
Uno dei momenti più significativi dell’evento è stato la consegna ufficiale della petizione con oltre 111.000 firme, che chiede pasti scolastici gratuiti e salutari per tutti i bambini. Rivolta alla Commissione Europea, la petizione sottolinea la necessità di offrire cibo scolastico nutriente e gratuito, abbinato a programmi di educazione alimentare, come strumento per combattere le disuguaglianze sanitarie e la insicurezza alimentare tra i giovani.

Peter Defranceschi, Direttore dell’Ufficio ICLEI Europe di Bruxelles, tiene in mano il cartello della petizione.
I decisori politici sostengono i pasti scolastici sani
Durante la sessione, i rappresentanti politici hanno espresso il proprio impegno per garantire pasti scolastici più sani e una solida educazione alimentare.
“Le scuole devono essere un luogo che protegge la salute dei bambini. Dobbiamo coinvolgere genitori e famiglie in questo sforzo e ridurre i costi senza sacrificare la qualità.”
– Dario Nardella, Eurodeputato
“Fornire buon cibo è una responsabilità dei politici e delle scuole, ma i bambini devono anche imparare da dove viene il loro cibo.”
– Christophe Hansen, Commissario per l’Agricoltura e l’Alimentazione
“Per gli appalti di piccola scala, dobbiamo permettere di acquistare a livello locale. Scegliere cibo locale garantisce qualità e un reddito equo per i produttori.”
– Herbert Dorfmann, Eurodeputato
“I pasti nutrienti dovrebbero essere accessibili a tutti, indipendentemente dallo status socio-economico.”
– Christine Singer, Eurodeputata
“Incorporare il 20% di alimenti biologici nei pasti scolastici potrebbe generare fino a 2 miliardi di euro di domanda di mercato e creare 80.000 posti di lavoro nelle aree rurali… I pasti scolastici non devono essere visti solo come una necessità quotidiana, ma come uno strumento strategico di politica pubblica per promuovere salute e sostenibilità.”
– Eduardo Cuoco, Direttore di IFOAM Organics Europe
“Le abitudini alimentari nell’UE possono essere notevolmente migliorate. Oltre la metà degli adulti europei è in sovrappeso, con un rischio più elevato di malattie cardiovascolari e diabete. È allarmante che un bambino su tre sia a rischio di obesità. Ora è il momento di agire.”
– Olivér Várhelyi, Commissario per la Salute e il Benessere Animale
“La cosa importante oggi è garantire pasti scolastici sani per ogni bambino e in ogni scuola in Europa. Gli appalti pubblici sono la leva più importante per la trasformazione del sistema alimentare.”
– Manuela Ripa, Eurodeputata
“Crediamo che i pasti scolastici svolgano un ruolo cruciale nella transizione ecologica, nella giustizia sociale e nella promozione della salute pubblica. Vogliamo più cibo locale, introdurre due pasti vegetariani a settimana e prezzi equi per le famiglie. Diamo priorità ai legumi, come le lenticchie, perché richiedono meno acqua e pesticidi — beneficiando sia la salute dei bambini che l’ambiente. Come città, abbiamo bisogno del sostegno dell’UE per andare avanti.”
– Jeanne Barseghian, Sindaca di Strasburgo

L’On. Dario Nardella, europarlamentare, sostiene pasti scolastici più sani in Europa.
Gli studenti raccontano la loro esperienza con il cibo scolastico
Nella parte finale dell’incontro si è tenuta una sessione di domande e risposte, durante la quale gli studenti hanno condiviso le loro esperienze sui pasti scolastici, esprimendo delusioni e speranze per il cambiamento.
“Il cibo nella mensa della nostra scuola non è buono né gustoso. E ci sono pochissime opzioni vegetariane.”
“C’è troppa pasta e troppo maiale. Vorrei avere più verdure.”
Quando è stato chiesto quale ruolo debbano avere le scuole nell’insegnare abitudini alimentari sane, i ragazzi hanno concordato che la scuola è un luogo chiave per imparare l’importanza della nutrizione:
“Perché impariamo così poco sul cibo a scuola?” – ha chiesto uno studente, suscitando una riflessione da parte di Peter Defranceschi, Direttore dell’Ufficio di ICLEI Europe a Bruxelles.
Mentre la petizione continua a raccogliere consensi, il messaggio è chiaro: tutti i bambini meritano pasti scolastici gustosi e nutrienti, e le scuole sono essenziali per insegnare ai più giovani dove nasce il cibo e come alimentarsi in modo sano. Il sostegno pubblico è fondamentale per trasformare questa visione in realtà, e iniziative come SchoolFood4Change stanno tracciando la strada verso un futuro più sano e sostenibile.

Giovani studenti alzano la mano per porre le loro domande.